10 Consigli per Diventare un Gamer Professionista

Chiunque sia appassionato di videogiochi avrà pensato almeno una volta nella vita di diventare un gamer professionista. Specie negli ultimi anni poi, i videogiocatori più famosi sono diventati personaggi a tutto tondo che non si occupano solamente di giocare ma sono molto attivi anche sui vari social. Vediamo quindi alcuni aspetti da tenere in considerazione per diventare un pro gamer ed entrare con successo nel mondo degli eSports.

Sacrificio

Chiaramente alla base della nostra scelta devono esserci passione e divertimento per i videogame ed in particolare per quel gioco sul quale andremo ad investire le nostre energie per tentare la scalata al mondo professionistico. Diventare un pro gamer comporta parecchio allenamento non solo alla console o davanti al pc ma anche a livello mentale e fisico perchè le competizioni più importanti portano anche un dispendio fisico che è bene saper gestire. Se non siete disposti a fare qualche sacrificio quindi, pensate solo a divertirvi e battere gli amici.

Un solo gioco per la gloria

Avete mai visto un calciatore essere professionista anche nel basket ? O un ciclista correre e vincere in Formula 1 ? Lo stesso vale per i videogame. Scegliete il vostro gioco e concentratevi su quello. Questa scelta in realtà avviene in modo abbastanza naturale visto che ognuno di noi ha un game in particolare dove risulta particolarmente portato e competitivo. Ovviamente, più un gioco ha utenti che lo praticano e più la concorrenza sarà agguerrita. Scegliere un gioco emergente o che da poco ha aperto le competizioni, potrebbe abbreviare la velocità di scalata al successo, anche se poi dovrete comunque impegnarvi a fondo per rimanere sulla cresta dell’onda.

La postazione da gioco è molto importante

Al pari della bicicletta o della moto per i corridori, anche gli strumenti di lavoro hanno un certo peso nelle prestazioni di un gamer. Se per quanto riguarda le console si parte da una base uguale per tutti, per i giochi da pc sicuramente avere un hardware votato al meglio dal punto di vista del gioco è cosa buona e giusta. Inoltre anche lo schermo, e questo vale per qualsiasi periferica, è molto importante, in particolare per quel che riguarda la risposta ai comandi e la velocità di reazione

Uno schermo degno di un giocatore professionista deve mantenersi tra i 24″ ed i 27″ per quanto riguarda le dimensioni, quindi scordatevi di giocare sul vostro maxischermo stando comodi sul divano. Molto importante è anche la frequenza che deve essere almeno di 144Hz per i pc e almeno 60Hz per le console. Anche la comodità vuole la sua parte, quindi è consigliabile una sedia da gaming ergonomica e che ci consenta lunghe sessioni senza affaticamento.

Seguire i migliori

Fino a quando non sarete voi ad esserlo, seguire i migliori ed imparare dagli stessi è fondamentale. Sia a livello tattico che di atteggiamento oltre che di skills, occorre guardare con attenzione come giocano i migliori player al mondo e farne tesoro, magari cercando di interagire con loro tramite i canali ufficiali. Certo non è semplice in molti casi, ma tentare di certo non nuoce.

Anche la community ha la sua importanza

Sebbene il videogiocare sia un’esperienza individuale o al massimo con un gruppo ristretto di compagni, anche il pubblico può esserci utile nell’apprendimento e nell’incremento delle nostre abilità Il consiglio è quindi quello di partecipare attivamente nelle varie community dedicate al gioco o anche solo al mondo degli esports in generale.

Una cosa positiva sarebbe creare fin da subito la propria pagina social anche se i risultati non sono dei migliori, ma pur sempre utile per darvi visibilità e consentirvi di interagire con altri ragazzi come voi o che magari vi apprezzano in maniera particolare.

La scalata inizia dal basso

Se il vostro intento è quello di provare a diventare un giocatore pro, iniziate fin da subito a mettervi alla prova contro altri giocatori. Questo ovviamente avviene di default ad ogni sessione di gioco online, ma occorre anche misurarsi in veri e propri tornei, magari organizzati a livello locale o provinciale in qualche centro commerciale o sala gioco.

Questo vi consente di uscire dalla comfort zone della vostra postazione e di affrontare avversari reali, oltre che a conoscerli personalmente ed avere così la possibilità di scambiare consigli ed opinioni. La visibilità è il primo step da compiere per farsi notare.

Trovare una squadra per crescere

Con i primi risultati state pur certi che il vostro nome sarà in qualche modo segnalato anche senza che voi ve ne accorgiate. Tutti i principali team esports che si rispettino hanno un proprio sistema di scouting soprattutto a livello nazionale per far si che i migliori talenti emergenti non passino inosservati.

Se vi sentite particolarmente preparati ma nessuno si è ancora fatto sentire, potete provare a contattare le varie squadre professionistiche per chiedere di poter essere valutati o partecipare ad eventuali Open Day da loro organizzati.

Equilibrio prima di tutto

Non vogliamo affatto tarparvi le ali, ma occorre mettere in conto che la strada verso il successo nella maggior parte dei casi richiede molto tempo e sacrificio. Per questo è importante partite convinti dei propri mezzi ma anche tenendo conto che le cose potrebbero non andare secondo i nostri desideri.

Serve quindi mantenere un certo equilibrio con gli altri nostri impegni quotidiani come la scuola, il lavoro o la pratica sportiva, le uscite con gli amici e tutte le altre esperienze che possono migliorare la nostra vita ed occupare il nostro tempo libero.

Professionista anche nella vita

Lo abbiamo già accennato, ma è importante sottolineare come non si sia professionisti solo con pad e mouse in mano ma anche in tutti gli altri aspetti correlati al gioco. Occorre quindi un approccio serio agli allenamenti, allo studio delle tattiche ma anche alla preparazione fisica e mentale per le competizioni.

La Motivazione è alla base di tutto

La chiave del successo è ovviamente nelle nostre mani (in tutti i sensi), ma anche nella nostra testa : la motivazione infatti deve essere la benzina del nostro motore, la ragione che ci fa andare oltre alle difficoltà ed ai risultati negativi per trovare la forza e la voglia di crescere e migliorare.

A parità di abilità, ma anche quando magari si parte in svantaggio, la motivazione e la fame di voler riuscire può davvero fare la differenza al di sopra di tutto.

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